LA SESSUALITA'
Il tempio profanato
Silvia Editrice, 2014


Il complesso delle attività e delle fenomenologie sessuali, quindi, non solo gli atti sessuali veri e propri, matutto quello a esso correlato in termini di stati emozionali, fantasie e pulsioni, concorre a costituire la sessualità dell’individuo, i cui aspetti psicologici e comportamentali costituiscono la materia di studio della sessuologia.
La medicina sessuale è la branca che studia e cura le patologie degli organi sessuali le quali, in non pochi casi, sono alla base delle disfunzioni della sfera sessuale.
La sessualità, destinata alla sua intrinseca importantissima funzione, la riproduzione della specie, si caratterizza per un’accensione naturale che si avvia spontaneamente sin dai primi anni di vita. Quando ancora il cervello è appena agli inizi del suo lungo e complesso sviluppo evolutivo, l’individuo (senza aver fatto alcun corso di formazione, la natura benigna ha pensato di sottrarre almeno questo alle grinfie dei soloni!) è già in grado di iniziare naturalmente il percorso della sua sessualità, dando corso alle prime espressioni d’attività sessuale. Ne è prova l’attività di masturbazione dei bambini. Questo tipo d’esternazione, dopo il rapporto relazionale con la mamma, rappresenta, in termini d’efficacia, l’altra modalità con la quale l’infante si relaziona concretamente col mondo esterno.
Si racconta che il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud (1856-1939), a una madre che gli aveva chiesto a quale età del suo bambino avrebbe dovuto iniziare l’istruzione sessuale, abbia domandato alla donna l’età dello stesso e, ricevuta la risposta che il bambino aveva un anno di vita, abbia replicato: “Allora corra, signora, perché lei è già in ritardo di un anno”. La convinzione dell’illustre medico austriaco era, infatti, quella che nella mente umana, se non proprio tutto, molto giri intorno alla sessualità.
Senza volere a tutti i costi accettare questa esasperata teoria che ha, però, sostanziali principi di verità, si farebbe, comunque, molta fatica ad ammettere che una funzione psichica così forte non abbia pregnanti riflessi sulle successive sovrapposizioni cognitive, e che una così marcata espressività, che si correla direttamente e costantemente con gli aspetti comportamentali, relazionali e sentimentali, non sia destinata a improntare profondamente il carattere, oltre che lo stesso stile di vita di ogni individuo.
Per tutto questo è stupefacente il fatto che la sessualità, espressione d’una funzione tra le più importanti del corpo umano, mentre ha spontaneamente e diffusamente attratto le attenzioni di tutti indistintamente, sia stata trattata, per molti secoli della storia della umanità, come un argomento di cui era meglio parlar poco, soprattutto ignorandone gli aspetti più scabrosi o inquietanti, pena il rischio, in caso contrario, di essere definiti sporcaccioni o peggio immorali. Un grande, oscuro e intoccabile tabù.
Si è scelto, così, cercando di comprimere esasperatamente la sessualità alla sola funzione della procreazione, di soffocare tutti i suoi connaturali ed entusiasmanti contenuti ludici e di piacere, finiti col diventare privilegio di pochi fortunati (nei “palazzi”, infatti, questa faccia della sessualità era ben coltivata e non di rado condita da depravazioni, sopraffazioni e violenze!). Di converso, per tutti gli altri comuni mortali questi aspetti, finiti con l’essere etichettati come porcherie, vizi, depravazioni o peccati......

Saverio Pagano

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CARATTERISTICHE
EDITORIALI:

- Formato 170x240
- 272 pagine a 1 colore
- Brossura filo refe
- Copertina plastificata lucida con alette

ISBN 978-88-96036-61-7
Euro 22,00